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“Screening Oculare Annuale Raccomandato per i Pazienti Diabetici con Retinopatia”

Solo il 25% dei pazienti diabetici si sottopone a una visita oculare annuale, un dato che evidenzia la necessità di uno sforzo congiunto tra specialisti diabetologi e oculisti per migliorare la diagnosi precoce della retinopatia diabetica (RD).

Attualmente, in Italia, la RD interessa oltre un milione di persone, un numero in costante aumento a causa della diagnosi tardiva del diabete di tipo 2 e delle sfide organizzative legate all’effettuazione dello screening specifico per la RD. Le linee guida raccomandano l’esame del fondo oculare al momento della diagnosi di diabete di tipo 2, seguito da controlli ogni due anni se il risultato è negativo. Nel caso di diabete di tipo 1, il primo esame è previsto cinque anni dopo la diagnosi, seguito da controlli annuali. Tuttavia, solo il 25% dei pazienti diabetici si sottopone a questa visita oculare annuale, secondo l’Associazione Medici Diabetologi (AMD).

Per aumentare questa percentuale, potrebbe essere utile l’uso della retinografia, un esame che presenta alcuni vantaggi rispetto all’esame del fondo oculare tradizionale. La retinografia può essere eseguita da un operatore addestrato, non necessariamente un medico, e non richiede la dilatazione della pupilla.

In un convegno tenutosi a Roma nell’ottobre 2018, diabetologi e oftalmologi si sono riuniti per discutere come migliorare il controllo della RD, con un’enfasi particolare sulla diagnosi precoce. La RD è una delle complicanze oculari più comuni del diabete mellito, e la prevenzione di questa patologia è fondamentale per evitare la cecità negli adulti in età lavorativa. L’uso della telemedicina, con retinografi e tele refertazione, è emerso come un metodo efficace per raggiungere e monitorare la popolazione diabetica, contenendo i costi e migliorando la diagnosi precoce.

Il mancato screening e la gestione inadeguata della RD possono portare a una riduzione della capacità visiva fino alla cecità, con un aumento dei costi sia diretti che indiretti. Si stima che tra il 2015 e il 2030, questa malattia comporterà un aggravio di costi pari a 4,2 miliardi di euro. Pertanto, è essenziale promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza dello screening annuale per la RD tra i pazienti diabetici e i professionisti sanitari.