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Metabolita 7-metilxantina della caffeina e miopia nei bambini: nuovo studio danese

E’ stato pubblicato uno studio interessante sul British Journal of Ophthalmology, svolto da un team di ricercatori danesi, incentrato su una particolare metabolita presente nella caffeina, conosciuto come 7-MX, e i suoi effetti in relazione alla progressione della miopia nei bambini.

Ma che cos’è la miopia e quando colpisce i bambini? La miopia è una patologia dell’occhio che vede i raggi luminosi non focalizzarsi in maniera corretta sulla retina. Generalmente, può apparire verso i 6-7 anni e può progredire fino all’età di 16-20 anni.

Tornando allo studio, alcune ricerche precedenti avevano suggerito che il metabolita 7-metilxantina, potesse inibire l’eccessivo allungamento assiale dell’occhio, una delle cause principali della miopia. Tuttavia, come spiega lo stesso comunicato, non sono stati mai eseguiti studi a lungo termine per capire la velocità di progressione della miopia nei bambini quando assumono 7-MX.

I ricercatori hanno svolto lo studio usando i dati delle cartelle cliniche di 711 bambini (di cui 356 femmine) che erano stati trattati in una clinica oculistica in Danimarca tra il 2000 e il 2021. I dati erano riferibili ad esami oculistici completi e tra le varie misurazioni c’era anche quella della lunghezza assiale. Inoltre 624 dei bambini assumevano compresse di 7-MX fino a 1200 mg al giorno mentre altri 87 bambini non le assumevano per motivi vari. L’età media era di 11 anni all’inizio del trattamento mentre la lunghezza assiale e il grado di miopia venivano controllati per una media di tre anni e mezzo

I ricercatori hanno scoperto che il trattamento con 7-MX poteva essere effettivamente collegato ad una più lenta velocità di peggioramento della miopia e ad un più lento tasso di allungamento assiale. Inoltre non sono stati notati effetti collaterali nei bambini che assumevano 7-MX.

Bisogna però, ricordare che questo studio è osservazionale che, come spiega il comunicato, non considera comunque di altri fattori che potrebbero essere importanti, come quelli genetici, e quindi è difficile stabilire una causalità.